Verso i castelli di Maremma e Amiata

Medioevo, Siena, Toscana

Guidoriccio da Fogliano all’assedio di Montemassi e Sassoforte

Il 2 di maggio 1330 Simone Martini viene pagato 16 lire «per la dipentura che fece di Monte Massi e Sassoforte nel palaço del Comune»; e l’anno successivo, viene prima inviato in sopralluogo durante l’estate «in servigio del Chomune chon uno chavalo et uno fante a pie» per studiare e ritrarre i luoghi al vero, quini riceveva in data 14 dicembre 7 fiorni d’oro, ossia 22 lire e 8 soldi, per aver affrescato nello stesso palazzo gli altri castelli freschi di conquista, Arcidosso e Castel del Piano.

Presunto autoritratto di Simone Martini

Ma cosa vede, quasi settecento anni fa Simone  Martini, e cosa vediamo oggi? Vale la pena ripercorrere i passi dell’artista, a sud di Siena. Sicuramente, Martini ha visto Montemassi e i suoi dintorni, sicuramente Roccatederighi che si incontra appena otto chilometri prima. Sarà forse quel castello dipinto alla destra di Montemassi? Più verosimilmente è un battifolle, struttura fortificata, in gran parte in legno, destinata agli assedi e dotata di catapulta. Il monte a destra è sicuramente il vulcano spento di Sassoforte, che si presa a escursioni. Nei pressi ci sono, ancora oggi, i resti di Sassofortino, altro castello conquistato in quella campagna militare e probabile oggetto di un altro dipinto di Simone Martini. Ma torniamo al luogo-simbolo. Di Montemassi c’è una una prima traccia nel 1076 quando era proprietà degli Aldobrandeschi. Conquistato dai Senesi nel 1260 si ribella, ma viene nuovamente assediato e riconquistato nel 1328 dopo alterne vicende e una battaglia finale, ovvero l’episodio illustrato da Simone Martini. Oggi Montemassi è minuscolo centro abitato dominato dai maestosi resti della Rocca. Poco più a sud, a breve distanza si trova, Giuncarico, il castello  emerso di recente sotto al “Guidoriccio”.

Entrambi i castelli si legano a un altro aspetto del dipinto: la vigna. Sarà un caso, ma due aziende importanti Rocca di Montemassi e Rocca di Frassinello, si trovano nei pressi. Tra analogie ed elucubrazioni, il giallo delle attribuzioni continua: forse non è Giuncarico il castello che si ammira nel Palazzo pubblico ma Arcidosso, con una impressionante somiglianza della torre e del cassero, la chiesa poco più in basso, ancora ben visibili nella realtà.  Nel viaggio di ritorno, non resta che deviare verso l’Amiata e vedere dal vivo il cassero intorno al quale si è sviluppato un gradevole centro abitato, per constatare di persona.

Leggere

Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini, Mario Luzi (Garzanti)

Il pittore oltremontano di Assisi. Il gotico a Siena e la formazione di Simone Martini, Luciano Bellosi (autore), a cura di Roberto Bartalini (Gangemi)

Simone Martini, di Pierluigi Leone De Castris (Federico Motta Editore)

Pittura senese, di Giulietta Chelazzi Dini, Alessandro Angelini, Bernardina Sani (Federico Motta Editore)

Storia illustrata di Siena, Giuliano Catoni, Gabriella Piccinni (Pacini)

Innalzare gli stendardi vittoriosi! Dalle compagnie militari alle contrade (Siena, secoli XII-XVI), Giovanni Mazzini (Nuova Immagine)

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Vedere

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Navigare

www.roccadimontemassi.it

www.castellare.it/it/rocca-di-frassinello

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