A Riga e in Curlandia, armonie naturali

Baltici, Europa, Lettonia

L’arte, l’architettura, la cultura locale e la musica faranno da filo conduttore di un’ipoteso di viaggio che prende come punto di riferimento Riga e raggiunge Liepāja, storica città e grande porto, situato nel suggestivo cordone che separa il mare da una laguna. Di recente, è stata arricchita con la meravigliosa Great Amber Concert Hall, capolavoro architettonico in omaggio alla resina fossile di queste parti.  Non lontana, sempre sulla costa, Ventspils vanta una Scuola di musica e Sala da concerti con il pianoforte più grande di sempre. Lungo il viaggio si può passare per Kuldiga, che conserva l’aura di località pittoresca dal passato, interrotto dalle guerre del diciottesimo secolo salvo qualche tradizione, come quella dei tessuti. Abbiamo scelto di concentrarci solo sulla capitale e sulla regione che si espande a ovest, verso il mare: la Curlandia (o Kurzeme, nella lingua originaria). In ogni caso, grazie ai mediatori culturali in Lettonia si può costruire un viaggio su misura, con la possibilità di soggiornare in alberghi in pregevoli edifici storici (in forme irripetibili con i normali canali), o gustare la cucina locale nei ristoranti preferiti dalle persone del posto.

Non resta che cogliere le giuste date in un Paese che pullula di festival e sale da concerto (alcune, realizzate di recente, bellissime), che ama l’opera, il teatro e il balletto, come la possibilità di incontrare musicisti di vari generi. Ogni quattro anni, l’evento imperdibile è il Festival di musica e danza. Punti di riferimento, a Riga, una “storica” sala da concerti, la Lielā Ģilde, l’Opera Nazionale Letton, il Teatro nazionale. La stessa architettura dei più recenti palazzi della musica (uno costruito per ogni area del Paese), può rappresentare un originale itinerario. Da segnalare ad esempio, Il GORS “Ambasciata della Letgallia”, prima avveniristica sala della musica lettone, del 2013. L’importante è seguire personali istinti e passioni, magari per l’architettura o la storia. Altri filoni possono essere i grandi palazzi Jugendstil (per i quali Riga è patrimonio dell’Umanità Unesco), i resti medievali come il castello di Cēsis (dove si trova la bella Concert Hall della regione Vidzeme), i riferimenti alla Lega. Proprio come le usanze locali, a partire dalla sauna lettone, che segue riti particolari e comprende, tra l’altro, sferzate con foglie di quercia, massaggi con il miele, vari passaggi in acqua fredda e vapore…  assolutamente da provare.

Senza dimenticare il cibo: a questo proposito basti citare il mercato centrale di Riga, contenuto in cinque hangar che, un tempo, ospitavano i dirigibili Zeppelin. I prodotti locali enogastronomici (persino il pane è particolare) e l’artigianato sono al centro di altri festival, ma questo è anche il territorio di tradizioni pagane, ancora vive. La Lettonia è un angolo d’Europa con lingua e popolazione di origine indoeuropea, l’ultimo ad essere cristianizzato.  Una visita è particolarmente consigliata in Primavera, quando la natura esplode, ma anche in occasione delle feste natalizie: a quel punto l’atmosfera diventa magia tra luci, mercatini e aroma di  cannella. Non a caso, tradizione vuole che qui sia stato  “inventato” l’albero di Natale. Volendo, sempre in Curlandia, si possono inseguire altre curiosità, come una razza bovina con il manto tendente al blu, oppure attrazioni più classiche, come la città balneare per eccellenza dell’ex Unione Sovietica, ricca di ville: Jūrmala (a 25 km. da Riga). Su tutto domina la natura, come le dune sabbiose bagnate dal Mar Baltico.

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