La Madonna dell’olivo e la tradizione umbra

Umbria, Olio

La Madonna appare a un giovinetto nei pressi di Assisi, nel 1399, intimando di ripetere particolari riti per ottenere la pace. Subito, nell’oliveto di costruisce una chiesetta, oggi parte integrante di un nuovo quartiere sorto intorno a via della Madonna dell’oliva. La ricorrenza dell’evento, viene celebrata ogni anno, il 2 luglio. Questo episodio la dice lunga del legame intimo tra olivo, tradizioni, devozione religiosa. L’Umbria, semplicemente, è un grande oliveto, percorribile in ogni angolo grazie  alla Strada dell’olio Dop Umbria che si dirama nei percorsi di cinque sottodenominazioni: Colli del Trasimeno. Colli Orvietani, Colli Amerini, Colli Assisi-Spoleto, Colli Martani. Qui la spiritualità incontra i paesaggi e prende forma nell’olivo, tra abbazie, centri storici che sono piccoli gioielli (Spoleto, Foligno, Spello, Deruta, Torgiano, Massa Martana, Todi, Bevagna, Montefalco e tanti altri), tra corsi d’acqua come il Tevere, i laghi di Piediluco e Trasimeno, le cascate delle Marmore. Significativo il Sentiero degli Olivi tra Spoleto e Assisi, e ancora più simbolica l’esistenza di olivi antichissimi, come il san’Emiliano di Trevi, con età stimata intorno a 1700 anni. Qui ci si occupa di olivicoltura fin dall’epoca etrusca, e la produzione era assai apprezzata in epoca Romana. Dopo il crollo della produzione dopo la fine dell’Impero, dal XV secolo  diventa obbligatorio impiantare e innestare annualmente una quota di olivi, che rilancia la produzione olivicola. Tra il XVI e il XVII secolo si evidenzia un aumento del prezzo sia di terreni che delle piante, indice di un crescente interesse per la coltura.  Nel 1800 la produzione raggiunge il picco grazie a incentivi dello Stato Pontificio. Le cultivar principali sono la Dolce Agogia, Frantoio, Moraiolo, Leccino, Rajo e San Felice. Altre varietà minori sono le locali Pocciolo e Vocio presenti nei territori tra Assisi e Spoleto, la Tendellone nel ternano, la Correggiolo di Massa Martana, la Nostrale di Rigali e l’Orbetana a Gualdo Tadino, la Borgiona nell’Alto Tevere e la Bianchella di Umbertide nel Narnese.  Sette località hanno avuto il riconoscimento ministeriale di Paesaggio rurale storico.


Leggere

Olivo. Tesoro del Mediterraneo. AA. VV. (Alinari)

Olio extravergine d’oliva. Marco Larentis, Simone De Nicola, Stefano Bonamico (Hoepli)

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